A
La vitamina A fa parte di quel gruppo di vitamine dette liposolubili, ovvero quelle sostanze organiche che si sciolgono nel grasso e che sono naturalmente accumulate nell’organismo umano.
Sappiamo infatti che una classificazione delle vitamine nell’organismo umano divide queste sostanze organiche micronutrienti naturalmente assimilabili dal corpo in due tipologie: da un lato tutte quelle vitamine dette idrosolubili (come vitamine C, B1, B2, B5, B6, PP, B12, Bc, H), così dette perché “si sciolgono nell’acqua” e che però necessitano di una assimilazione costante attraverso una corretta alimentazione ed una dieta mirata perché molte di esse non vengono naturalmente accumulate dall’organismo umano; e dall’altro le vitamine liposolubili, che, come la vitamina A (le altre sono le vitamine D, E, K, F), si sciolgono nel grasso.
Un po’ di storia
La vitamina A venne individuata per la prima volta dagli scienziati e studiosi Elmer V. McCollum e M. Davis, che nel tuorlo d’uovo e nel burro scoprirono che esisteva un fattore liposolubile importante per la crescita di ratti. Questo fattore venne nel 1916 indicato con la lettera A al fine di distinguerlo dai composti del gruppo B, che erano invece idrosolubili. Poi, nel 1917, Jack Cecil Drummond riuscì a correlare la mancanza di tale fattore nella dieta con la comparsa di disturbi visivi e della crescita nei bambini, mentre intorno al 1920 ci si rese conto che il β-carotene possedeva attività vitaminica A ma non se ne riuscì a comprendere il motivo. Fu solo nel 1944 che venne riconosciuta dalla retina una sostanza, coinvolta nei meccanismi della visione, come la forma aldeidica della vitamina A ed essa venne denominata retinaldialdeide.
Cos’è la vitamina A:
Essa (anche chiamata retinolo) è una sostanza in grado di svolgere diversi ruoli: tra questi, la vitamina A è responsabile di un’azione protettiva delle mucose, ma anche della crescita in genere e di quella scheletrica in particolare.
Questa sostanza può entrare nell’organismo sia come tale sia sotto forma di precursori (i caroteni, ed in particolare il beta-carotene, detti anche Provitamina A), e si presenta in particolare diverse forme: alcolica (retinolo), aldeidica (retinaldeide) ed acida (acido retinoico).
Dove si trova la vitamina A:
Essa si trova per la maggior parte negli oli di fegato di pesce e nel fegato di animali, nelle uova e nel latte. Nei vegetali (verdura e frutta) i carotenoidi sono abbondanti in quelli a pigmentazione gialla, verde scura o rossa (ad esempio, carote, spinaci e albicocche).
Fabbisogno e carenze:
I livelli di assunzione di vitamina A vengono espressi in termini di retinolo equivalenti (RE), secondo questa relazione:
1 RE = 1 µg di retinolo = 6 µg di β-carotene = 12 µg di altri carotenoidi
Il fabbisogno giornaliero di vitamina A si aggira intorno ai di 700 RE per l’uomo e 600 RE per la donna.
Eventuali carenze di questa importante vitamina possono essere causa di diverse problematiche a livello fisico, tra cui il mancato sviluppo scheletrico; alterazioni degli epiteli cutanei; e xeroftalmia, caratterizzata da secchezza dell’epitelio congiuntivale e corneale, opacamento della cornea ed atrofia delle ghiandole lacrimali.