Quante volte hai sentito parlare di metabolismo nei programmi televisivi, sulle riviste o navigando nel web? Certamente, ti sarai chiesto cosa sia e perché è così discusso. Hai provato a dare una prima spiegazione plausibile secondo la quale esiste una stretta relazione tra metabolismo e dieta. In generale, con il termine metabolismo indichiamo una serie di reazioni chimico-fisiche che avvengono nel nostro organismo con un dispendio di energia allo scopo di poter compiere le nostre funzioni vitali. Si tratta di una definizione piuttosto scarna che, specie per chi ne sa ben poco a riguardo, va approfondita. Il metabolismo è l’insieme dei processi biochimici che hanno luogo nel nostro organismo per ricavare dagli alimenti assunti con la dieta il giusto carico energetico da destinare, poi, in parte ai nostri bisogni energetici corporei e, in parte, per soddisfare le richieste strutturali delle cellule del nostro corpo. Abbiamo, quindi, inquadrato il metabolismo in un contesto specifico, quello biochimico ed energetico, poiché è fondamentale pensare al metabolismo come un accurato sistema di regolazione che provvede all’equilibrio delle reazioni metaboliche a seconda della disponibilità energetica (che a sua volta dipende dalla disponibilità dei nutrienti) e a seconda delle richieste cellulari. A tal proposito, chiamiamo bisogni nutritivi tutte quelle esigenze metaboliche che vanno soddisfatte con l’apporto di materia ed energia sufficiente per soddisfare tale bisogno. I bisogni nutritivi risultano strettamente connessi al dispendio energetico quotidiano poiché il concetto base è quello secondo cui devono essere introdotte tante calorie quante ne occorrerebbero per soddisfare tali esigenze corporee e, quindi, tante quante ne verrebbero bruciate. In altre parole, possiamo rendere la definizione di metabolismo ancor più semplice e ragionevole al contesto alimentare, accostandolo sempre più alla dieta: il metabolismo corrisponde, in base a quello che abbiamo appena detto, alla velocità con cui il nostro corpo consuma le calorie in entrata per soddisfare i bisogni nutritivi. Detto questo, e chiarito tutti i punti generali sull’identità del metabolismo, non ci resta che capire il problema, ossia il perché di tanto interesse nei confronti del metabolismo. Quando si parla di obesità o di sovrappeso ci si riferisce ad un eccessivo aumento delle entrate caloriche rispetto alle uscite: quindi, stiamo parlando di un dispendio energetico inferiore rispetto alla fornitura di energia apportata dai nostri nutrienti. In questi casi, i medici propongono, come giusto che sia, di diminuire l’introito calorico seguendo una dieta ipocalorica o che, comunque, sia piuttosto restrittiva. L’effetto immediato di questa possibile soluzione, o meglio riparo, sarà il riequilibrio tra l’entrata e l’uscita di calorie producendo, nel contempo, un effetto collaterale: diminuire la massa magra. E allora come fare per risolvere il problema? Non dimentichiamoci delle definizioni precedenti ma, al contrario, alla luce di quanto detto, si evince che per accelerare il nostro metabolismo abbiamo bisogno di aumentare i bisogni vitali del nostro corpo. In che modo? Semplicemente aumentando il consumo energetico. Parlando del metabolismo, però, non abbiamo ancora precisato che questo si compone di: – metabolismo basale; – azione termogenetica degli alimenti; – termogenesi adattativa; – dispendio energetico per attività. Ci soffermiamo sul metabolismo basale, che altro non è che il minimo dispendio energetico di cui necessita il nostro organismo per le funzioni base (sopravvivenza); esso costituisce il 70% del metabolismo totale e dipende dalle funzioni vitali dei nostri organi. Il metabolismo basale varia da individuo a individuo e dipende essenzialmente dalla nostra superficie corporea, dalla massa muscolare e da quella magra; inoltre, il metabolismo basale varia a seconda del sesso dell’individuo: le donne hanno un metabolismo basale minore degli uomini poiché hanno una minore massa magra ed una maggiore estensione di quella grassa (si intende il tessuto adiposo). Ancora, il metabolismo basale diminuisce del 2,5% ogni dieci anni di vita poiché la massa grassa, con un metabolismo decisamente più lento, prende il posto di quella magra. Per aumentare il metabolismo basale, seppur in piccola percentuale, è necessario praticare attività fisica in modo da aumentare il metabolismo della massa muscolare.
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