Definizione tratta da Da Wikipedia: L’anemia (dal greco senza sangue) è definita dalla caduta del tasso di emoglobina (Hb) nel sangue. Per l’uomo si definisce anemia una situazione di Hb < 13 g/dl, per la donna Hb < 12 g/dl. L’emoglobina è la componente più importante dei globuli rossi, che nei polmoni si combina con l’ossigeno e lo trasporta, attraverso la circolazione, a tutti i tessuti del corpo. L’anemia si verifica quando la quantità di emoglobina nel sangue scende al di sotto del minimo necessario. Esistono vari tipi di anemia, ognuno dei quali ha una differente causa. Può essere causata da una deficienza di ferro o di vitamine, da perdite di sangue, malattie croniche, un difetto o una malattia acquisita o genetica. Può anche essere un effetto collaterale di una cura. L’anemia può essere temporanea o cronica. Può variare da leggera ad acuta. Il rischio è maggiore nelle donne e in persone con malattie croniche. Anche se l’anemia è abbastanza comune, talvolta può essere problematico diagnosticarla e trattarla a causa delle sue differenti cause possibili. Se si sospetta di avere l’anemia è importante diagnosticarla ed eventualmente trattarla. Potrebbe infatti essere una spia della presenza di altre patologie. Se non curata, può portare a complicazioni, come ad esempio irregolarità nel ritmo cardiaco. I trattamenti per l’anemia variano dalla semplice integrazione di vitamine e ferro fino a più complesse e serie procedure mediche.
Sintomi
- Il sintomo principale della maggior parte delle anemie è l’affaticamento, non a caso in alcune aree viene definita “sangue stanco”. Altri sintomi generalmente includono: debolezza e pelle pallida, compresa una diminuzione del colorito rosa di labbra, gengive, bordi delle palpebre, sotto delle unghie e palmi delle mani.
- Accelerazione del battito cardiaco in seguito ad un leggero sforzo.
- Respiro breve in seguito ad un leggero sforzo.
- Dolori al petto.
- Capogiri,leggerezza di testa.
- Irritabilità (specialmente nei bambini con anemia).
- Piedi e mani fredde oanestetizzate
Inizialmente l’anemia può essere tanto leggera da non venir considerata. Ma i segni e i sintomi aumentano d’intensità via via che le condizioni peggiorano. Se vi sentite oltremodo stanchi, se il benessere generale diminuisce o avete altri sintomi tipici della malattia, consultate il vostro dottore per una valutazione.
Cause
Il sangue ha molte funzioni cruciali, incluso il trasporto dell’ossigeno attraverso il corpo. Il sangue è composto da un liquido chiamato plasma, dentro il quale galleggiano tre tipi di cellule: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. I globuli bianchi combattono le infezioni. Le piastrine aiutano il sangue a coagularsi in seguito ad un taglio. I globuli rossi (eritrociti), che sono il più abbondante fra i tre tipi (danno al sangue il suo colore rosso) rasportano l’ossigeno dai polmoni, attraverso il flusso sanguigno, fino al cervello e agli altri organi e tessuti nel corpo. Il corpo infatti ha bisogno di scorte di sangue ossigenato per funzionare. Il sangue ossigenato aiuta a dare al corpo la sua energia e alla pelle un aspetto vitale. I globuli rossi contengono emoglobina, una proteina di colore rosso ricca di ferro. L’emoglobina permette ai globuli rossi di trasportare l’ossigeno dai polmoni in tutto il corpo. La maggior parte delle cellule contenute nel sangue, inclusi i globuli rossi, vengono prodotte regolarmente nel midollo osseo: un tessuto rosso e spugnoso che si trova nelle cavità di molte fra le ossa lunghe del corpo umano. Per produrre emoglobina e globuli rossi, il corpo ha bisogno di ferro e vitamine, che si ottengono dal cibo. L’anemia è una condizione in cui il numero di globuli rossi o l’emoglobina presente in essi è al di sotto del livello normale. Quando si è anemici, il corpo produce troppi pochi globuli rossi sani, ne perde troppi o li distrugge in numero maggiore di quante riesca a produrne. Da ciò risulta che il numero di globuli rossi che trasportano ossigeno ai tessuti è inferiore alla norma, causando così il sintomo della stanchezza. I tipi più comuni di anemia e le loro cause includono:
Anemia da deficienza di ferro
In questo caso l’anemia può essere causata da un livello basso di ferro nel corpo. Il midollo osseo ha bisogno di ferro per produrre emoglobina. Senza il ferro necessario, poca emoglobina sarà prodotta per i globuli rossi. Il risultato è l’anemia da deficienza di ferro. Il ferro è riciclato da globuli rossi invecchiati, così che il sangue contiene ferro. Perdere sangue, dunque, significa perdere ferro. Donne con mestrui abbondanti ogni mese sono a rischio di anemia da deficienza di ferro. Anche una lenta ma cronica perdita di sangue dal corpo – così come avviene in un ulcera, in un polipo al colon o anche in un cancro al colon – può portare ad un a perdita di ferro e quindi ad un anemia da deficienza di ferro. Il sangue può ottenere il ferro anche dal cibo che si ingerisce. Un dieta povera di ferro o una incapacità ad assorbirlo, causato da un problema intestinale o da un intervento chirurgico, può portare a questo tipo di anemia. Nelle donne incinta lo svilupparsi del feto può “rubare” ferro alle riserve della madre, sempre portando alla anemia da deficienza di ferro.
Anemia da deficienza di vitamine
Oltre che del ferro, il corpo ha bisogno anche dell’acido folico e della vitamina B-12 per produrre il giusto numero di globuli rossi sani. Una dieta povera di questo tipo di sostanze o altri nutrimenti chiave può causare un decremento nella produzione di globuli rossi. Persone con disturbi intestinali che limitano l’assorbimento di questo tipo di nutrimenti sono probabili vittime di questo tipo di anemia. Alcuni soggetti infatti non sono in grado di assorbire la vitamina B12 per una varietà di ragioni: essi svilupperanno l’anemia da deficenza di vitamina B12 (anemia perniciosa). Le anemie da deficenza vitaminica ricadono nel gruppo di anemie dette anemie megaloblastiche, nelle quali il midollo osseo produce dei globuli rossi grossi ed anormali. Le anemie da deficienza vitaminica possono essere causate dall’uso di certi tipi di medicine.
Anemia da malattie croniche
Certi tipi di malattie croniche, come ad esempio l’AIDS, il cancro, l’epatite e malattie da infiammazioni croniche, possono interferire con la produzione di globuli rossi, risultando in una anemia cronica. Anche problemi ai reni possono essere causa di anemia. I reni producono un ormone chiamato eritropoietina, che stimola il midollo osseo a produrre globuli rossi. Una livello basso di eritropoietina – che può essere causato da problemi renali o essere un effetto secondario della chemioterapia – può risultare in un abbassamento del numero dei globuli rossi. In alcune persone con l’artrite reumatoide, il midollo osseo non riesce ad usare efficacemente l’eritropoietina, causando così questo tipo di anemia.
Anemia aplastica
Questo è un tipo di anemia che può mettere il paziente in pericolo di vita, ed è causata dalla limitata capacità del midollo osseo di produrre tutti e tre i tipi di cellule del sangue – globuli rossi, globuli bianchi e piastrine – Una infezione seria – come l’epatite – o l’esposizione a sostanze chimico-tossiche o a certi tipi di medicine possono causare questa anemia.
Anemia emolitica
Questo gruppo di anemie si sviluppa quando i globuli rossi vengono distrutti ad un ritmo tanto veloce da non permettere al midollo osseo di rimpiazzarle. Alcune malattie del sangue possono causare la distruzione dei globuli rossi. Disordini autoimmuni possono far sì che il corpo produca anticorpi nemici dei globuli rossi, distruggendoli prematuramente. Anche alcune medicazioni, come alcune usate per trattare le infezioni, possono diminuire il numero di globuli rossi. Le anemie emolitiche possono causare l’ingiallimento e l’ingrossamento della milza.
Fattori di rischio
Chiunque, vecchio o giovane, la cui dieta sia consistentemente povera di ferro e vitamine è a rischio di anemia. Il corpo umano infatti ha bisogno di ferro e vitamine per produrre un numero adeguato di globuli rossi. Malattie intestinali – come ad esempio la malattia di Chron o la celiachia, le quali ledono la capacità dell’intestino di assorbire i nutrimenti – possono mettere a rischio di anemia. Operazioni chirurgiche sulle parti dell’intestino nelle quali vengono assorbiti i nutrimenti possono portare a deficienze nutrizionali e anemia. In generale le donne sono più a rischio di anemia che l’uomo. Questo perché le donne perdono sangue. e con esso il ferro. ogni mese con le mestruazioni. Senza un supplemento di ferro si può verificare un’anemia da deficienza ferrosa in virtualmente tutte le donne incinte, poiché le loro riserve di ferro servono sia in seguito all’aumento del volume di sangue della madre, sia per essere assorbito dal feto che, crescendo, svilupperà emoglobina. Cancro, problemi ai reni o al fegato, o altre condizioni croniche possono essere fattori di rischio per l’anemia. Queste condizioni infatti possono portare ad un decremento del numero di globuli rossi. Anche una lenta e cronica perdita di sangue da un ulcera o da altrove nel corpo può svuotare le riserve di ferro del corpo, portando ad anemia da deficienza ferrosa. Alcune infezioni, malattie del sangue e disordini autoimmuni, esposizione a materiali chimico-tossici e l’uso di certi tipi di medicazioni possono abbassare la produzione di globuli rossi, portando così all’anemia. Se nella famiglia ci sono parecchi casi di anemia ereditata, aumenta il rischio della malattia. (fonte: benessere.com)